17/03/2014 - Ancora una volta le Forze Armate mostrano sensibilità e attenzione alle esigenze dei cittadini in un segmento delicato come quello sanitario ed in particolare alla campagna di sensibilizzazione per la donazione di organi.
Nei giorni scorsi, al Policlinico Militare del Celio, si è svolto il 3° seminario di formazione per il personale della difesa “I trapianti d’organo e la cultura della donazione”.
Difesa e sanità insieme nel progetto “Difendi la Patria. Dai valore alla vita”, un'iniziativa che si rivolge agli appartenenti alle FFAA, promossa dal ministero della difesa e dal ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Difendere e saper difendere è la prerogativa dei nostri militari. Difendendo il Paese e i diritti umani della collettività internazionale, forniscono un significativo contributo alla vita altrui e, in particolare, a quanti soffrono e hanno bisogno del loro aiuto. È grazie alla generosa dedizione con cui le Forze Armate italiane si prodigano, ovunque sia richiesto il loro intervento, che il progetto va avanti.
Medici ed esperti dell’associazione AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi) hanno presentato l’iniziativa al personale sanitario militare dei carabinieri, della marina, dell’esercito, dell’aeronautica e alle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, che avrà il compito di promuovere tra i militari e le loro famiglie la “cultura” della donazione per il trapianto di organi, tessuti e cellule.
Ad aprire il seminario è stato il tenente generale Federico Marmo, ispettore generale della sanità militare.
La giornata di studio, moderata dal brigadiere generale Carabinieri medico Luca Semeraro, è stata presentata dal c.f. (SAN) Filippo La Rosa, dell’ispettorato generale della sanità militare, che ha ribadito che “l’essenza del militare è il servizio, ed è per questo che la cultura delle donazioni ha attecchito in maniera emblematica”.
Significativa è stata la testimonianza del dott. Giampiero Maccioni, ufficiale in congedo dell'Esercito Italiano della Divisione Folgore e presidente della sezione UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d'Italia) di Iglesias. Il dott. Maccioni è un “trapiantato” di cuore da ben 17 anni, e proprio grazie a una donazione ha avuto la possibilità di “rinascere” ed è stato il coniatore della campagna “Difendi la Patria. Dai valore alla vita”.
“Con la disponibilità dell’AIDO e la volontà delle Forze Armate che si faranno portavoce di testimonianze e saranno un forte veicolo di sensibilizzazione”, la dott.ssa Daniela Sorani, del Centro Nazionale Trapianti di Roma, si auspica che il numero dei donatori raggiunga il numero degli organi richiesti.
Per aderire all'iniziativa e diventare donatore compilare il modulo della Carta del donatore
Monica Palermo
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