ARTE PER LA VITA

ARTE PER LA VITA
RASSEGNA PITTURA PER GIOVANI ACCADEMIE BELLE ARTI ITALIANE

sabato 27 dicembre 2014

Numero natalizio della Newsletter della Federazione LIVER POOL


Vinceremo!
Editoriale della Newsletter

«Non ti chiedo miracoli o visioni, ma la forza per affrontare il quotidiano. Preservami dal timore di poter perdere qualcosa della vita. Non darmi ciò che desidero, ma ciò di cui ho bisogno. Insegnami l’arte dei piccoli passi». Antoine de Saint-Exupéry - l’autore del “Piccolo principe”, il pilota di guerra morto a soli 44 anni - chiede a Dio un dono raramente invocato, quello della semplicità, della serenità nelle piccole scelte di ogni giorno.

Ed è questo il cammino, fatto a piccoli passi, di tanti malati. Pensate all’epatite C, alle complicanze che ha causato, nel tempo, a tante persone: cirrosi, emorragia da varici esofagee, ascite, encefalopatia, epatocarcinoma. Ed il medico, procedendo guardingo, ha affrontato, con una miriade di farmaci e provvedimenti, le difficoltà che via via si venivano ad incontrare. Interferone, ribavirina, boceprevir, telaprevir, beta-bloccanti, legatura endoscopica delle varici, diuretici, paracentesi, aminoacidi, albumina, chemioembolizzazione, termoablazione, resezione chirurgica… Tutti interventi che, a parte l’eccezionalità del trapianto di fegato, sembrano coincidere - per noi che abbiamo vissuto questi ultimi trent’anni, come volontari, malati o medici, schierati da una parte o dall’altra della barricata - con la suggestiva riflessione dello scrittore francese: abbiamo, davvero, camminato imparando «l’arte dei piccoli passi».

Ci siamo detti e abbiamo ripetuto, quando qualche ricercatore prometteva l’intervento miracoloso o la cura salvifica e quando dalla piazza si levava l’urlo sofferto degli insoddisfatti, «non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno come un bambino svezzato, in braccio a sua madre», con la medesima serenità del Salmista (Salmo 131).
Ma ora, care amiche e cari amici, malati, trapiantati, volontari, familiari, medici e infermieri, cari compagni e fratelli di quel lungo viaggio che abbiamo percorso insieme «a piccoli passi», ora voglio abbracciarvi tutti, pensando al Natale e a quanto ci attende. Il momento è solenne.
Come abbiamo annunciato il 10 maggio - nel nostro 7° Convegno nazionale Liver-Pool di Cagliari “Il fegato per la vita” - i farmaci, realmente efficaci e ben tollerati, per l’epatite C sono arrivati. Sofosbuvir e simeprevir saranno seguiti da altri: due o tre pastiglie a giorno, per tre mesi, e in oltre il 90 per cento dei casi la malattia sarà sconfitta. Sperando che i costi di questi farmaci possano presto ridursi, diventando disponibili per tutti i malati, a prescindere dallo stadio e dalla gravità della malattia.

Questo numero natalizio della Newsletter della Federazione http://www.liverpool-news.it/vol2n1_sd1_2014/   serve anche a questo: a rilanciare l’entusiasmo di tutti i malati, delle loro famiglie, dei simpatizzanti e dei volontari che ci leggono. Grazie al segretario Giampiero Maccioni e al prof. Luigi Rainero Fassati: senza di loro questa Newsletter non sarebbe mai nata. Grazie alle uniche, generose e preziose capacità di Giampiero Cherchi. Grazie alla disponibilità del direttore Collacciani. Grazie al Consiglio Direttivo della Liver-Pool: è formato da grandi e appassionate persone. Grazie a tutti voi, volontari, che pur nelle difficoltà quotidiane della vita o negli impedimenti della malattia trovate la forza di lottare per un mondo migliore. «Non abbiate paura delle vostre ferite, dei vostri limiti, della vostra impotenza - pare voler ricordare a tutti i medici e ai volontari impegnati nel mondo delle cure e della solidarietà Frank Ostaseski, fondatore del Zen Hospice Project di San Francisco - perché è con quel bagaglio che siete al servizio dei malati e non con le vostre presunte forze, con il vostro presunto sapere». Con tutti voi vinceremo la nostra battaglia, care amiche e cari amici.

Per preparaci a questa “rivoluzione” terapeutica imminente, e per segnare in rosso nel calendario che il 2015 sarà un anno speciale e di svolta nel campo delle malattie del fegato, abbiamo preparato un manuale per i malati e i volontari: per la prima volta, in Italia, uscirà nelle librerie, grazie a Giunti Editore di Firenze, una guida dettagliata che consentirà, ai pazienti e alle loro famiglie, di orientarsi fra analisi, radiografie, interventi, diete o terapie, sollevandoli da dubbi e alleggerendo le preoccupazioni.


 E il testo sarà il riferimento scritto per quella miriade di corsi di formazione ed aggiornamento che, con le nostre associazione federate nella Liver-Pool, organizzeremo presto in tutte le regioni d’Italia. Per questa iniziativa, grazie al discreto e attento lavoro del vicepresidente della nostra Liver-Pool Salvatore Camiolo, sapete, abbiamo vinto il Gilead Community Award 2014: siamo stati premiati il 29 settembre, durante una solenne cerimonia che si è tenuta al Museo Diocesano di Milano, ricevendo quanto ci consentirà di realizzare il progetto.
L’anno prossimo, sabato 30 maggio 2015, saremo in Calabria, a celebrare il nostro 8° Congresso nazionale Liver-Pool, con gli amici dell’ATEC, a Lamezia Terme: l’appuntamento, viste le novità che avremo sarà unico. Vi aspettiamo numerosi.
«Grazie per quello che fate e di come lo fate. Grazie, perché non mollate mai la presa. Ci vuole fegato. Voi lo avete anche per noi, che abbiamo bisogno di coraggio, del vostro coraggio per sperare e sapere che alla fine si vince. Un abbraccio grande, per quanti siete…» ci scrive con affetto la giornalista Paola Saluzzi ad introduzione del nostro libro.
Il prossimo 2015, vedrete, sarà davvero un anno speciale, perché… vinceremo! 

Salvatore Ricca Rosellini  Presidente Federazione Liver-Pool Onlus

venerdì 19 dicembre 2014

MASSAFRA 14 DICEMBRE 2014 6° Convegno Nazionale ATO “La Donazione, il Trapianto di Organi, un Anche quest’anno legame di solidarietà e amore per la VITA”


è stato un buon successo con più di trecento partecipanti e delle relazioni scientifiche di ottimo livello. I relatori erano tutti di altre regioni 
Naturalmente la relazione più attesa era quella del Prof. Fassati di Milano che ha portato i saluti del Presidente Liver-Pool dicendo dispiaciuto di non poter essere presente per un improvviso improrogabile impegno. 

La relazione, svolta sulle nuove terapie e sui nuovi farmaci per la cura dell' EPATITE C è stata accolta in religioso silenzio da oltre trecento convenuti dalla Puglia, dalla Sardegna, dalla Campania in un clima di partecipazione ed afflato umano di grande spessore. 
Bisogna ricordare che il grande chirurgo ha eseguito il primo trapianto di fegato in Italia ed è stato allievo del più grande chirurgo Thomas Starzl.
Thomas Earl Starzl (11 marzo 1926) è un medico statunitense, ricercatore ed esperto di trapianti d'organo.Ha effettuato il primo trapianto di fegato umano nel 1963 ed è stato un pioniere nel trapianto di rene. Definito "il padre della trapiantologia moderna" ha continuato il suo lavoro pionieristico aiutando a sviluppare farmaci che rendessero i trapianti di organi più sicuri ed efficaci. Grande è stato il suo contributo nei campi della chirurgia generale e toracica e della neurofisiologia.


L'accoglienza dei pazienti, dirigenti e soci pugliesi ha reso il clima familiare e denso di grande gioia e serenità manifestata anche nei momenti conviviali di agape fraterna che hanno coinvolto persino gli austeri relatori come il prof. di "lungo corso" Luigi Fassati e Signora.La Federazione Nazionale LIVER POOL era rappresentata ai massimi livelli dal Segretario Nazionale Giampiero Maccioni e dal Prof.Fassati in qualità d iResponsabile del comitato scientifico della Federazione e membro attivo della NESLETTER. Organizzatore e animatore dei questi convegni , Giovanni Santoro Presidente dell'Associazione ATO PUGLIA già socio fondatore e segretario Generale per oltre sei anni della Federazione, nonché trapiantato di fegato.

Giampaolo Piras e Giampiero Maccioni


lunedì 8 dicembre 2014

Anno scolastico 2014-2015 Prosegue nelle scuole del Sulcis Iglesiente


L’attività di promozione della Cultura della donazione e del Trapianto
Organizzata dall’Associazione Sarda Trapianti
“Alessandro Ricchi”


L’azione di programmazione e di sensibilizzazione iniziata all’apertura dell’anno scolastico (Ottobre 2014) è proseguita nel del mese di Dicembre  2014 ed è giunta alla seconda tappa del percorso che culminerà nelle attività del mese di maggio 2015 con la S.Messa  di ringraziamento ai donatori nella Chiesa Cattedrale di Iglesias a cui farà seguito il concerto dei cori parrocchiali della Diocesi di Iglesias.
L’attività di promozione, alla luce del successo ottenuto negli scorsi anni, si svolgerà c/o le sedi scolastiche e sarà rivolta agli alunni delle classi 4° e 5°anno.

Le iniziative sono già iniziate  con gli studenti delle scuole medie superiori del  Liceo Asproni di Iglesias mercoledì 3 Dicembre u.s. ed il giorno succesivo nelle quinte classi dell’ Istituto Comprensivo C.Nivola di Iglesias di Serra Perdosa.



L’incontro è stato aperto da una  breve introduzione volta  a far conoscere  ai ragazzi ed agli insegnanti presenti  la  situazione della donazione ed il trapianto in Sardegna, fornita attraverso i dati del Coordinamento Regionale Trapianti,  aggiornata al 25 novembre 2014 dal quale risulta che:

1.            “I Centri di trapianto dell’Azienda Ospedaliera Brotzu hanno trapiantato 82 organi in totale ( 13 in più rispetto a tutto il 2013).
I trapianti di cuore effettuati finora sono stati 5 e quelli di fegato 28 ( 19 in tutto il 2013) con un incremento del 43%.
Sono stati trapiantati 38 reni, con 34 interventi di trapianto di rene singolo, 4 trapianti combinati di rene-pancreas e 3 trapianti di pancreas isolato.

2.         Come dato estremamente positivo si osserva che sulle 64 segnalazioni di potenziali donatori ben 48 famiglie hanno acconsentito alla proposta di donazione.

Le  opposizioni alla donazione da parte dei familiari sono state solo 15 con una percentuale del 23,4%; la Regione conferma durante questo anno un basso tasso di opposizione alla donazione al di sotto media nazionale (29,6%) indice della sensibilità e solidarietà sociale della popolazione sarda.

Sono stati esposti anche i contenuti dei depliant illustrativi riguardanti i principali argomenti sulla donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule  della Campagna nazionale di comunicazione 2014 http://www.sonoundonatore.it/ . Il Ministero della Salute, in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e le Associazioni di settore, realizza una campagna di comunicazione nuova e originale per promuovere il tema della donazione e del trapianto di organi, tessuti e cellule.
La campagna 2014 punta ad informare il cittadino sulle modalità di dichiarazione di volontà esistenti in Italia e ad  aumentare la fiducia del cittadino nei confronti del sistema trapiantologico italiano.
Gli strumenti utilizzati per questa campagna nazionale sono principalmente il web e i social network, una comunicazione nuova e integrata con i mezzi di comunicazione tradizionale per ottenere la massima efficacia e visibilità.

La novità di questo incontro è stata la proiezione di un nuovo breve filmato "Un'altra vita: storie di trapiantati",  realizzato a cura dell'Agenzia Regionale del Lazio per i trapianti e le patologie connesse. Il filmato è già stato al centro in uno degli eventi collaterali della Giornata Europea per la Donazione di Organi, tenuta nell'Auditorium Conciliazione di Roma, sabato 11 ottobre 2014.

Il video è stato proiettato, all'inizio dello spettacolo e contiene l'intervista ad alcuni trapiantati tra cui i sardi Giampaolo Piras e Giampiero Maccioni.
«Un'altra Vita» , storie di trapiantati è un progetto di "Narrative Medicine" pensato per parlare e far parlare di trapianto, prodotto dalla farm di comunicazione "Void" e racconta una parte importante della storia della medicina attraverso la testimonianza del Prof.Casciani, primo chirurgo in Italia ad eseguire un trapianto di rene nel 1966.
In questo video Alessia, Barbara, Elisabetta, Giampaolo, Giampiero, Mario e Michele raccontano la loro esperienza di trapiantati dalla diagnosi all'attesa dell'organo fino al giorno in cui - per loro - è iniziata un'altra vita. 


La proiezione è stata seguita dai partecipanti in “religioso silenzio seguito da un applauso e seguito da una discussione condotta dagli operatori dell’associazione. Con le stesse modalità si svolgeranno i prossimi incontri nelle scuole medie superiori.

Iglesias 4 Dicembre 2014 : Classi quinte Istituto Comprensivo C.Nivola di di Serra Perdosa.

Per completare il ciclo di informazione e sensibilizzazione tra i giovanissimi, la nostra Associazione ha sperimentato con successo da oltre tre anni,all’interno della Campagna Nazionale su donazione e trapianto di organi e tessuti, un progetto dedicato agli studenti delle scuole elementari e medie(Istituti Comprensivi)  denominato “Mission Possible”, realizzato nelle scuole del Piemonte.
Rivolgendosi ad un pubblico giovanissimo, il progetto “Mission Possible”, ha inteso introdurre il tema della donazione e del trapianto di organi attraverso una veste grafica familiare per i suoi destinatari: il cartone animato, un mezzo che, proprio per la sua natura, facilita la comunicazione di temi delicati attraverso un linguaggio semplice, divertente e immediato.



Il primo incontro si è svolto ad Iglesias preceduto da una prima sensibilizzazione svolta dalla Associazione Sarda Trapianti con il Dirigente dell’ Istituto Comprensivo C.Nivola e con la Referente alla salute: Stefania Locci.
Il risultato non si è fatto attendere con la partecipazione attenta e interessata dei bambini e delle insegnanti. Si è volto così un dialogo serrato e puntuale che ha messo a dura prova i responsabili conduttori dell’incontro. Alla fine i volontari hanno  consegnato  i depliant illustrativi della campagna e delle attività dell’Associazione con la raccomandazione : “tornando a casa”…parlate con i vostri genitori e consegnate il dossier ricevuti.

Iglesias 8.12. 2014
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti  “Alessandro Ricchi”

Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL

sabato 6 dicembre 2014

RAFFAELE PIRAS E' RITORNATO ALLA CASA DEL PADRE CELESTE


IL PRESIDENTE, IL CONSIGLIO DIRETTIVO, I PAZIENTI SOCI ED AMICI DELLA

ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI 
"ALESSANDRO RICCHI"

sono affettuosamente vicini e partecipano al dolore di Paola per la scomparsa del caro marito

RAFFAELE

carissimo  fraterno amico e SOCIO FONDATORE della nostra Associazione.

mercoledì 3 dicembre 2014

Iglesias Mercoledì 3 Dicembre 2014 LICEO CARLO BAUDI DI VESME


Campagna nazionale di comunicazione 2014 

Anno scolastico 2014-2015
Programma scuole primo incontro

Prosegue nelle scuole del Sulcis Iglesiente l’attività di promozione della Cultura della donazione e del Trapianto
Organizzata dall’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”
Riconfermiamo, come per gli anni trascorsi, il nostro impegno per la promozione della Cultura della donazione e del Trapianto nelle scuole del Sulcis Iglesiente.
Oltre alla testimonianza della esperienza di vita dei trapiantati, saranno presenti agli incontri in qualità di esperti tecnici della materia :
- Il Dott. Piero Carta Anestesista e Medico Legale presso la ASL 7 (Vice Presidente dell’Associazione)

- L’Avv.Giuseppina Lorenzoni (Segretaria dell’Associazione)




martedì 2 dicembre 2014

Campagna nazionale di comunicazione 2014 Programma scuole primo incontro

Anno scolastico 2014-2015
Prosegue nelle scuole del Sulcis Iglesiente
L’attività di promozione della Cultura della donazione e del Trapianto
Organizzata dall’Associazione Sarda Trapianti
“Alessandro Ricchi”


Riconfermiamo, come per gli anni trascorsi, il nostro impegno per la promozione della Cultura della donazione e del Trapianto nelle scuole del Sulcis Iglesiente.
Oltre alla testimonianza della esperienza di vita dei trapiantati, saranno presenti agli incontri in qualità di esperti tecnici della materia :
- Il Dott. Piero Carta Anestesista e Medico Legale presso la ASL 7 (Vice Presidente dell’Associazione)
- L’Avv.Giuseppina Lorenzoni (Segretaria dell’Associazione)

primo incontro



L’attività di promozione, alla luce del successo ottenuto dalle associazioni di volontariato negli scorsi anni, si svolgerà c/o le sedi scolastiche e sarà rivolta agli alunni delle classi 4° e 5°.
L’incontro, si articolerà sulla proiezione di un breve filmato 



seguirà una discussione aperta durante la quale un’equipe di operatori sanitari in collaborazione con operatori del volontariato, affronteranno vari argomenti sulla falsariga della

Campagna nazionale di comunicazione 2014

venerdì 28 novembre 2014

UNIONE SARDA La donna sarda.it DONAZIONI E TRAPIANTI. SCELTE DI VITA







DONAZIONI E TRAPIANTI. SCELTE DI VITA, SCELTE D'AMORE
C’è solo l’amore per la vita dietro una donazione e, poi, un trapianto. C’è la speranza. C’è una seconda opportunità. C’è una rinascita. C’è un dolore immenso, ma anche una gioia infinita. 
Considerato pura fantascienza fino a cinquant’anni fa, oggi il trapianto di organi è una delle più grandi conquiste della medicina moderna. Dagli animali agli uomini, la sua storia, tra esiti sorprendenti e insuccessi, ha contraddistinto tutto il 20° secolo. Dapprima il rene nel 1954, e poi il fegato nel 1967, e il cuore nello stesso anno. E ancora il doppio trapianto cuore-polmoni, il trapianto di mano e, infine, nel 2010, il trapianto di viso completo. 
È passata tanta acqua sotto i ponti dai primi tentativi. Sono cambiate tecniche e procedure. Sono migliorate e accresciute l’esperienza e le abilità dei medici e dei chirurghi, ma ciò che non è cambiato è il presupposto di fondo cioè
 il gesto volontario e gratuito della donazione.

«La medicina dei trapianti è una medicina molto particolare perché basata sulla coscienza della popolazione relativa alla donazione perché gli organi, per poter essere trapiantati, a parte i casi in cui il trapianto si può fare da vivente come per il rene o il lobo del fegato, devono essere donati dai familiari o da chi ha avuto l’opportunità di manifestare in vita la volontà di donarli o meno. Se qualcuno ha bisogno di una valvola aortica la compra, mentre nel caso dei trapianti questo non è possibile: c’è necessariamente bisogno di qualcuno che esprima questo consenso sennò non si può fare niente», sottolinea il prof. Carlo Carcassi, responsabile del Centro regionale Trapianti operante nell’Ospedale Binaghi di Cagliari.

Da gennaio ad oggi, in Sardegna, la generosità delle famiglie che donano ha fatto sì che su 64 segnalazioni al Centro regionale trapianti di potenziali donatori, più della metà si siano tradotte in un trapianto. Nel rapporto tra numero di donatori segnalati che abbiano concluso il percorso e popolazione residente, l’isola si attesta al 4° posto dopo la Toscana, il Friuli e la Provincia Autonoma di Trento. Anche nel caso dei donatori effettivi, sempre rapportati ai residenti, la nostra regione è allo stesso livello di realtà territoriali più popolose come il Veneto, il Piemonte, la Lombardia e la Liguria, e comunque molto al di sopra di tutte le regioni del Centro-Sud Italia. In meno di un anno, è già stato raggiunto e superato il numero di segnalazioni e donazioni utilizzate rispetto a tutto il 2013 (nel quale erano state utilizzate 30 donazioni).
Che la Sardegna sia altruista e sensibile è dimostrato, inoltre, anche dal basso tasso di opposizione alle donazioni da parte dei familiari: in questi mesi appena 15, con una percentuale del 23,4%, cioè parecchi punti al di sotto della media nazionale che sfiora il 30%. 

«Sull’attività di donazione e trapianto d’organo abbiamo in Sardegna standard e numeri che sono sovrapponibili a quelli di regioni molto più popolate e con maggiori capacità finanziarie rispetto alla nostra realtà, considerato anche che il fondo sanitario nazionale viene suddiviso per quota capitaria e quindi le regioni che, nell’ambito della territorialità hanno un maggior numero di popolazione, hanno più risorse e possono gestire meglio il sistema salute», conferma lo specialista. «L’attività nella nostra regione è però più che dignitosa ed è assolutamente in grado di offrire una risposta di salute ai pazienti che sono in lista d’attesa».
Al C.R.T., Centro Regionale Trapianti, istituito nel 1999 in seguito a una legge nazionale che, nello stesso anno, ha riorganizzato completamente tutta la tematica di donazione e trapianto, compete seguire l’attività che si svolge nell’isola. È una struttura operativa 24 ore su 24, pronta ad accogliere in qualunque momento le segnalazioni di morte cerebrale che arrivano dai 15 reparti di rianimazione della Sardegna. Da gennaio a novembre, nei Centri di trapianto tutti ubicati nell’Azienda ospedaliera Brotzu, sono stati trapiantati complessivamente 82 organi: 5 i trapianti di cuore, 28 quelli di fegato (19 in tutto il 2013), 38 quelli di rene tra cui 34 interventi di trapianto di rene singolo, 4 i trapianti combinati di rene-pancreas e 3 quelli trapianti di pancreas isolato.

Il trapianto va eseguito in tutti i casi di insufficienza irreversibile di organi vitali, cioè quando l’organo non è più capace di svolgere le sue funzioni fisiologiche. L’intervento consente, infatti, di sostituire organi deteriorati e ormai non più funzionanti con quelli, in buone condizioni, prelevati da una persona appena deceduta. In tutti i casi, o
 si salva la vita o la si migliora. «Le indicazioni al trapianto degli organi – spiega il prof. Carcassi - sono banalmente basate su un’insufficienza d’organo non altrimenti recuperabile. Nel caso del cuore o del fegato, senza un organo donato non c’è assolutamente possibilità di sopravvivere. Nel caso del rene, invece, con una qualità della vita già compromessa dall’attività dialitica molto impegnativa, si può solo migliorare liberandosi dal peso di doversi sottoporre a dialisi un giorno sì e un giorno no».


Non esiste più nemmeno un limite anagrafico. I trapianti possono esser fatti a qualunque età, dalla nascita fino ad età avanzate. E tutti possono donare. «Dai bambini, a partire addirittura dalla 38esima settimana di gestazione, fino ai più anziani». Ed è cambiata anche l’età media del donatore. «Fino a qualche anno fa era 40/45 anni, oggi il limite si è spinto più in là, esistono persino donatori ultranovantenni. Non è tanto l’età anagrafica a rappresentare un ostacolo, quanto il grado di salute dell’organismo».
Nonostante i progressi della medicina contemporanea, il trapianto rimane comunque una delle procedure sanitarie più complesse, sia sul piano tecnico che organizzativo. Dall’iscrizione alle liste d’attesa al controllo costante di questi pazienti, dalla segnalazione di un possibile donatore al Centro regionale trapianti alla ricerca del paziente da trapiantare, dal prelievo e trasporto degli organi all’intervento. «Le procedure – ammette il responsabile del C.R.T. – sono notevolmente migliorate negli ultimi 15 anni, cioè da quando è stata rivista la rete nazionale dei trapianti perché si attivano subito le urgenze nazionali e, generalmente in 24 ore, arriva sempre un organo».

Anche le liste d’attesa non sono più lunghissime come in passato. «Lo erano sicuramente fino a 15-18 anni fa quando per i trapianti di rene erano iscritti in lista 220 pazienti. Oggi molto meno, circa un centinaio. Per i trapianti non salvavita, come nel caso del rene, prevalgono criteri di equità e trasparenza previsti nella carte nazionali dei servizi ovvero anzianità di lista, compatibilità immuno-genetica per una migliore durata in termini temporali dell’organo trapiantato, gruppo sanguigno. Per i trapianti salvavita prevale, invece, la gravità delle condizioni del paziente iscritto in lista».



I risultati straordinari ottenuti in questi anni nel percorso prelievo-trapianto, non possono prescindere però dalla diffusione dellacultura della donazione. In Italia ancora non vale il “silenzio assenso” così la legge stabilisce il principio del consenso o dissenso esplicito. Nulla vieta però di dichiarare la propria volontà alla donazione di organi e tessuti scrivendo su un comune foglio bianco, da conservare magari nel portafoglio, il nome, cognome, data e luogo di nascita, data e firma. Fermo restando che, in mancanza di una esplicita dichiarazione espressa in vita, i familiari (coniuge non separato o convivente more uxorio o figli maggiorenni o genitori) possono presentare opposizione scritta al prelievo durante il periodo di accertamento di morte. 
«Anche quest’aspetto – puntualizza il prof. Carcassi - è migliorato con il tempo perché oggi, con la possibilità di esprimere il proprio consenso attraverso gli uffici anagrafe dei Comuni o alla Asl, le decisioni sono prese in vita e non c’è bisogno di coinvolgere i familiari quando poi accadono degli eventi improvvisi. C’è una coscienza individuale che libera le famiglie da questa responsabilità». 


STORIE DI VITA VERA. 
Giampiero Maccioni ha 72 anni. Sposato, padre di tre figlie, è nonno di quattro nipoti. Da diciotto anni vive con il cuore di un altro. Di un ragazzo di Lanusei, vittima di un incidente con la moto. Era il 26 ottobre del 1996. Un sì dei familiari del giovane ha cambiato per sempre il destino di Giampiero. Una telefonata dopo 11 mesi d’attesa ha trasformato una speranza in certezza: il trapianto. Un intervento perfettamente riuscito anche grazie all’abilità del cardiochirurgo Alessandro Ricchi che, qualche anno dopo, morirà insieme alla sua équipe in un tragico incidente aereo mentre trasportavano un cuore da Roma a Cagliari. 
Oggi Giampiero sta bene. La sua attività cardiaca è costantemente monitorata, e le condizioni di salute sono più che buone.
«Un’altra vita – storie di trapiantati» Realizzato dall'ART Lazio e prodotto dalla farm di comunicazione Void
 
Dalla sua esperienza è nata l’Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi” di cui è presidente. Ma è solo il primo passo per la costruzione di una rete nazionale che, con il nome di Federazione Liver-Pool, collega da qualche anno tutte le associazioni di volontariato malattie epatiche e trapianto.
Ha raccontato della sua seconda vita in un libro “
Vi darò un cuore nuovo”, pubblicato nel 2007 e presentato nel 2008 anche alla Fiera Internazionale del libro di Torino. Presidente della sezione UNUCI (Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia) di Iglesias, ha promosso il protocollo di intesa tra Ministero della salute e Ministero della difesa per la realizzazione di una campagna di informazione e sensibilizzazione della cultura della donazione e trapianto degli organi tra gli uomini e le donne con le stellette “Difendi la Patria dai Valore alla Vita”.
Tra le iniziative portate avanti da Giampiero Maccioni, e collegate alle campagne nazionali di promozione, rientra anche "Arte per la vita", una mostra itinerante che, attraverso il coinvolgimento degli studenti delle Accademie d'Arte, tocca tutto il territorio italiano sia per catalizzare l’attenzione verso il valore della vita e della solidarietà, sia per valorizzare i giovani artisti.



sabato 15 novembre 2014

Al “CAMPO SPORTIVO MONTEPONI” IL RILANCIO DELLO SPORT CITTADINO

Al “CAMPO SPORTIVO MONTEPONI” IL RILANCIO DELLO SPORT CITTADINO

Ultimo aggiornamento: circa un'ora fa
Al “CAMPO SPORTIVO MONTEPONI” IL RILANCIO DELLO SPORT CITTADINO .

“SPORT PER LA VITA “
CON LA PARTECIPAZIONE PROMOZIONALE DEI VOLONTARI E TRAPIANTATI DELL’ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI “ALESSANDRO RIUCCHI”

  1. Al “CAMPO SPORTIVO MONTEPONI” IL RILANCIO DELLO SPORT CITTADINO .

    “SPORT PER LA VITA “
    CON LA PARTECIPAZIONE PROMOZIONALE DEI VOLONTARI E TRAPIANTATI DELL’ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI “ALESSANDRO RIUCCHI”

    Al Cagliari Calcio, al comune di ... Altro...
    • Piero Pittau Spero che non sia una inaugurazione alla quale non segue una bella gestione dell impianto come spesso si assiste nella nostra città. Spero in un cambio totale
    • Maccioni Giampiero
Al Cagliari Calcio, al comune di iGLESIAS, soci pazienti e amici dell'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI "ALESSANDRO RICCHI" hanno rivolto l’invito, al Mister Zeman , al Capitano Conti ed ai dirigenti della società a ritornare al Monteponi per disputare una partita amichevole dedicata alla DONAZIONE E TRAPIANTO DEGLI ORGANI.
Questo evento sostituirebbe la decima edizione di SPORT PER LA VITA celebrata ogni anno con gli studenti delle scuole dell’iglesiente.

Molti furono i giovani delle Miniere di Campopisano e Monteponi che si cimentarono nel nuovo campo sportivo, che venne inaugurato[1] il 20 giugno 1948 in sostituzione del vecchio campo di Via Cattaneo.
Negli anni anni ‘50,(centenario della Società di Monteponi) fu realizzata l’intera struttura sportiva dalla Società Monteponi e ceduta successivamente al Comune di Iglesias.
La struttura fu dotata di una tribuna coperta , unica nell’Italia del dopoguerra.
La Monteponi partecipò a sette campionati consecutivi di IV Serie fra il 1952 e il 1959, a cui seguirono degli anni più difficili.Il sodalizio attuale con la stagione 2013-2014 regala la promozione nel campionato di Promozione Sardo 2014-2015 dopo essersi classificati al primo posto nel girone B sardo di Prima Categoria.

Venerdì 14 novembre è stato restituito alla città il “Campo Sportivo Monteponi” dopo la conclusione dei lavori di messa in sicurezza delle tribune e di rifacimento del manto in erba naturale. Dopo anni di attesa, lo storico campo cittadino di calcio e non solo, è stato riaperto e potrà ospitare le partite delle squadre iglesienti che militano in Promozione e in Prima Categoria.
Questo è stato possibile grazie ad un intervento radicale sul tappeto di gioco Durante i lavori è stato sistemato un impianto di irrigazione idoneo a garantire il mantenimento del tappeto erboso, curato in questi mesi con grande maestria.
Per l'occasione il Cagliari Calcio ha disputato una partita amichevole contro la Monteponi Iglesias.
Lo stadio ha registrato il tutto esaurito al fischio d'inizio delle ore 15.00. le squadre fanno il loro ingresso in campo tra rulli di tamburi e sbandieratori "Ringraziamo il Cagliari Calcio - commentano il Sindaco, Emilio Gariazzo e l'Assessore allo Sport, Simone Franceschi - per la disponibilità dimostrata. Si tratta dell'inizio di una collaborazione che valorizzerà al massimo lo storico Stadio Monteponi e il movimento calcistico cittadino".
A parte il risultato di 11 a zero la partita è stata animata dal calore degli sportivi con cori “da stadio” che hanno emozionato i giocatori ed anche il “freddo” Mister Zeman.

Il capitano del Cagliari CONTI ed il Presidente dell’Associazione Sarda Trapianti Maccioni

Alla fine dell’incontro Conti ha ricevuto il gagliardetto e indossato la maglietta ed il capellino dell’Associazione Sarda Trapianti con l’immagine del Compianto Cardiochirurgo ALESSANDRO RICCHI” che ha commosso il Capitano strappando la promessa, condizionata al volere della società, di accogliere l’invito dei trapiantati di ritornare al Monteponi. Ha fatto seguito un grande applauso degli sportivi assiepati dietro la rete di ingresso agli spogliatoi.
GRAZIE Cagliari, GRAZIE Capitano Conti, Grazie Zeman.

Iglesias 15.11.2014
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”
Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL
Via Cattaneo,36 - 09016 Iglesias – tel.fax 0781.30067 
cell.3476106054
http://wwwassociazionesardatrapianti.blogspot.com/
www.arteperlavita.it
http://federazione-liver-pool.blogspot.com/