ARTE PER LA VITA

ARTE PER LA VITA
RASSEGNA PITTURA PER GIOVANI ACCADEMIE BELLE ARTI ITALIANE

mercoledì 9 gennaio 2019

I CARE GIOVANI AL CENTRO - IGLESIAS 12.01.2019 ORE 18.00 BIBLIOTECA COMUNALE

A 50 anni dalla morte del grande sacerdote educatore Don Milani questo libro offre spunti di riflessione anche alla nostra Associazione di Volontariato Vita Nuova Sardatrapianti.
Il nostro giovane e nuovo Presidente Giuseppina Lorenzoni contribuisce con la sua testimonianza ad arricchire di significato profondo del messaggio del libro e si inserisce nella filosofia dell’opera di Don Milani che viene sintetizzata  nel cartello appeso alla porta della casa di Barbiana con scritto
"I care",
cioè me ne importa, il contrario del motto fascista, di pochi anni prima, del
me ne frego.
Avere cura significa avere a cuore qualcuno, gli altri, la società, un progetto, un’attività, una missione. Aver cura, oggi, è necessario per ridare significato all’impegno per gli altri, che si va disperdendo in un’esistenza giovanile a volte troppo vuota.

Grazie Giusi a nome mio e soprattutto dei pazienti e dei giovani generosi come Alberto e Mauretto : DUE GIOVANI E SEI VITE!

Giampiero


venerdì 21 dicembre 2018


Il nuovo Presidente Avv.Giuseppina Lorenzoni
i membri del Consiglio Direttivo, i soci ed i pazienti
dell'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI
"ALESSANDRO RICCHI"
si uniscono agli auguri delle Associazioni LIVER POOL 
per le imminenti festività




martedì 11 dicembre 2018

l'avv. Giuseppina Lorenzoni è il nuovo Presidente dell'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI




Nominato  ii  nuovo   Presidente  
della   Associazione  Sarda  Trapianti -  "VitaNuova"onlus-  
intitolata  al compianto Alessandro Ricchi.


Dopo  una   lunga   attività    di  servizio in  tale  veste   Giampiero  Maccioni lascia   la  sua carica     di   Presidente     nelle    mani     della    Segretaria    della    Associazione,   l'avv. Giuseppina Lorenzoni che  ne  accetta   con  entusiasmo   il compito.
Il passaggio    di   "staffetta"       avvenuto    il   26/11/2018,       presso     la   sede   della Associazione      sita    in   Iglesias    nella    via   Roberto    Cattaneo    36,   dopo   una    breve riunione    del  Consiglio Direttivo.

"Raccolgo una   grande   esperienza   e spero   di essere   all'altezza  di questo   importante incarico",   ha  detto   la  nuova   Presidente   che  è la  piu  giovane Presidente  fra  tutte   le Associazioni  che,   insieme    a  Sarda    Trapianti   "Vita  Nuova", si  muovono anche a livello nazionale  nella   Federazione  LIVER  POOL,  che  in prevalenza  si occupa   di patologie  e trapianti    di fegato.

Per   seguire    meglio  e  più   compiutamente     l'attività    della   Federazione   Giampiero Maccioni  aveva,  infatti,    rassegnato    le  dimissioni   dalla   Associazione   Iglesiente, dato   che  nel  maggio scorso   è  stato   nominato   Presidente   della   citata   Federazione, che  raggruppa   circa14   Associazioni  di volontariato   impegnate   in  Italia,   nel  mondo della  donazione  e del  trapianto   di organi   e tessuti.

L'avv. Lorenzoni che  da  molti  anni   ha  svolto la  sua  azione   per  la promozione  della cultura    della  donazione  e trapianto   di organi,   di recente   ha  parlato    di donazione e trapianto    di  organi    nel   libro

   "I  Care"-   Giovani    al  Centro,    ha   ringraziato   il  suo predecessore   e lo ha  invitato   a rimanere   all'interno   del  Consiglio Direttivo, perchè
"la  sua   esperienza   è  quella   che   mi  ha  insegnato   tutto,    in  seno   a  questa    nostra famiglia allargata. Iglesias”   
10.12.2018

Il Presidente

giovedì 15 novembre 2018

riceviamo e comunichiamo dall'On Daniela Forma dal Consiglio Regionale della Sardegna, 15/11/2018.

Su sollecitazione dell'Associazione Sarda Trapianti "ALESSANDRO RICCHI"
Questa mattina in Sesta Commissione ho approfittato della presenza dell'Assessore Regionale della Sanità, Luigi Arru, per sollecitare l'istituzione del Comitato Consultivo Misto così come previsto da un emendamento da me presentato e accolto in sede di discussione della Rete Ospedaliera e relativo alla Rete Trapiantologica.
Il Comitato Consultivo Misto (composto da rappresentanze dei cittadini e delle Associazioni di tutela e volontariato, da rappresentanti dell'Azienda Sanitaria e degli Enti Locali) ha compiti di supporto all'azienda sanitaria, di proposta sui servizi sanitari e di verifica rispetto alla qualità dei servizi offerti al cittadino-utente.
L'Assessore Regionale della Sanità si è riservato di fare una verifica e dare riscontro alla richiesta sollevata.
Giampiero Maccioni  Presidente Associazione Sarda Trapianti "ALESSANDRO RICCHI" risponde e precisa 

Grazie Daniela anche a nome dei pazienti e volontari della Sardegna.
Però mi permetto di sottolineare che l’Assessore non deve fare nessuna verifica deve solamente mettere in atto quanto approvato in Consiglio Regionale nell’aprile del 2017 e dichiarat
o in aula (noi c’eravamo) :
l’Assessore Arru, era già intervenuto in aula impegnando la giunta in particolare a:

1) risolvere a breve il problema del coordinatore del Centro Trapianti  (ancora irrisolto alla data odierna !!!!!!)  
dal punto di vista amministrativo con il di promuovere una cultura idonea, coordinare tutte le rianimazioni, il modello toscano, il modello spagnolo prevede un'attitudine, una modalità di approccio rispetto alla donazione che è diversa, e abbiamo deciso di adottare questo tipo di modello e quindi il coordinatore del Centro Trapianti avrà il compito di trasferire questa cultura che è una cultura europea non specificatamente toscana per essere chiari.

2) Per quanto riguarda le leggi di settore, ricordo che una volta che è stata approvata la 23 nel 2005, l'articolo 48 prevedeva che entro un anno si provvedesse alla riforma delle leggi di settore.
Leggi di settore che sono nate evidentemente con l'indirizzo di tutelare delle categorie di malati, però hanno creato non poche disfunzioni perché abbiamo che alcuni vengono sostenuti con interventi monetari di sostegno, assegno mensile, altri con rimborso di spese viaggio. Ma al di là di questo, all'interno di queste categorie, tutelate dalla legge di settore, lo stesso rimborso per la benzina varia a seconda della patologia. Allora ovviamente questo è un sistema di ingiustizia come ha detto lei, che richiede un'azione, ma anche all'interno di un ragionamento più complessivo delle misure di welfare che stiamo proponendo, perché bisogna tutelare rispetto a un bisogno che può essere legato al disagio che ha comportato la malattia, per cui ci sono altre provvidenze, e anche al disagio legato al fatto che devi fare il monitoraggio per essere avviato al trapianto, piuttosto che il follow up, però richiede veramente uno sforzo anche della Giunta che farà una proposta, però sicuramente uno sforzo che deve fare tutto il Consiglio perché è una misura di welfare e non si possono creare delle discriminazioni in base all'organo trapiantato, ma io dico in base alla patologia.

3) Sono d'accordo, e mi impegnerò per identificare, riavviare sia i Comitati consultivi misti, però in un momento di grossa trasformazione, come anche cercare di identificare una sede, e vivere come è stato fatto in altre realtà. Non è solo l'intervento economico, in altre realtà, in cui ho avuto il piacere di lavorare, l'intervento delle associazioni dei cittadini e dei rappresentanti dei malati, che peraltro ringrazio per la costante attività di stimolo e di critica positiva e intelligente, c'è la disponibilità di buone partnership.
 
Ho infine fatto notare alla Consigliera del PD che  ho inviato OGGI anche una pec di chiarimenti al Dott. Secchi DIRETTORE GENERALE DELLA SANITÀ.
Speriamo che sia la volta buona !
Giampiero Maccioni 
Presidente Associazione Sarda Trapianti

lunedì 29 ottobre 2018


CRONACA SARDEGNA - SULCIS IGLESIENTE
 Sabato 27 Ottobre alle 21:07, aggiornato sabato 27 ottobre alle 21:15
"Un trapianto mi ha salvato la vita, ora lotto per promuovere la donazione"
Giampiero Maccioni ha avuto un cuore nuovo da un ragazzo morto a 19 anni. Ora è presidente dell'associazione nazionale "Liver Pool"
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La sua seconda vita è iniziata ventidue anni fa, quando nel suo petto ha iniziato a battere un cuore nuovo, donato dalla famiglia di un ragazzo morto ad appena 19 anni.
Era il 26 ottobre del 1996: una rinascita, una data impossibile da dimenticare per l'iglesiente Giampiero Maccioni, 76 anni, tecnico minerario in pensione, sposato e padre di tre figlie.
Un'esperienza che ha segnato la sua vita: dopo il trapianto ha intensificato il suo impegno nel sociale e ha fondato l'associazione sarda trapianti "Alessandro Ricchi" (in memoria del cardiochirurgo dell'ospedale Brotzu che guidava l'équipe che ha eseguito il trapianto) della quale è ancora presidente.
Ma non solo: da poche settimane Giampiero Maccioni è anche alla guida della Federazione nazionale "Liver Pool", che raggruppa una quindicina di associazioni con sede in diverse regioni italiane il cui obiettivo è promuovere la cultura della donazione di organi.
Cinzia Simbula

venerdì 26 ottobre 2018

Giampiero Maccioni raggiunge oggi 22 anni di trapianto di cuore

Dopo 22 anni rinnova un GRAZIE SENZA LIMITI 

al compianto dottor Ricchi e la sua equipe con particolare riferimento al giovane defunto donatore ed alla sua famiglia.


Cagliari 18 dicembre 1996

Egregio dottor Ricchi,

quasi due mesi sono trascorsi da quel fatidico (almeno per me) 26 ottobre scorso, giorno in cui si è compiuto il più grande, unico, meraviglioso, evento della mia vita, destinato a cambiare sicuramente il corso della mia esistenza, sia nel corpo che nello spirito.

Le immagini, le sensazioni e i silenzi vissuti sul letto della terapia intensiva fino a quelli della cameretta, nella corsia di degenza, hanno suscitato nel profondo del mio essere tantissime indescrivibili “emozioni”, stati d’animo, sussurrate e silenti preghiere e… e tante
altre sensazioni che non riesco ad esprimere compiutamente con la penna ma che resteranno felicemente e gioiosamente impresse nella mia memoria per il resto degli anni che il Signore vorrà mantenermi su questa terra.

Tra i primi pensieri e le prime considerazioni “a caldo” il primo è stato quello relativo alle incommensurabili possibilità della scienza, in generale, e di quella medica in particolare ma soprattutto le capacità dell’uomo di fare “cose grandi”.

Questa mia “resurrezione” è certamente cosa grande (provvidenzialmente giusta e fonte di salvezza… e potrei continuare parafrasando le parole del Canone della liturgia della Santa Messa) resa possibile, dottor Ricchi, dalla Sua straordinaria “arte medica”, che assieme ai suoi collaboratori ha reso possibile il compimento di un sogno, di una speranza in questa meravigliosa avventura nell’ormai abbondantemente superato “mezzo cammino” della mia vita.

Dal profondo di tutto il mio essere assieme a quello della mia adorata consorte e delle carissime figlie, mi corre l’obbligo e l’immenso piacere di ripetere ancora oggi: GRAZIE SENZA LIMITI, dottor Ricchi; alla Sua stimata persona, al Suo sorriso contenuto ma profondamente umano, al Suo parlare chiaro e conciso, al Suo porgere familiare: pronto in ogni momento a fornire chiarimenti, conforto e serenità ai dubbi ed agli affanni miei e dei familiari.

Un GRAZIE esteso ai suoi preziosi e vicini collaboratori medici che rendono possibili questi “miracoli”: dal taciturno e talvolta burbero dottor Cirio, all’estroverso e giovanil-sportivo dottor Del Prete, al romano esigente e pignolo dottor Leonardi, alla sarda austera e indefessa dottoressa Falchi, per finire (almeno per quelli che la mia mente ricorda) con il giovane e riflessivo dottor Lixi ed il “moro” dottor Ortu; a tutti un grazie sincero e riconoscente.

Assieme ai sanitari non posso dimenticare l’amore, la professionalità e la cura prestata dal personale paramedico: dalle infermiere ed infermieri, dagli ausiliari, dalla terapia intensiva alla degenza in corsia che mi hanno accolto e compreso, in tutti i sensi, anche in qualche possibile momento infelice del mio rapporto con loro.

Infine ringrazio di cuore i fisioterapisti che mi hanno “strappato dal letto”, messo in piedi e riabilitato ad una vita più umana, pur nello stretto ambito della corsia, della palestra e degli altri ambienti, compreso il parco esterno intorno alla clinica.

Carissimo dottor Sandro (non so se posso usare questo aggettivo ma in questi giorni trascorsi insieme, la familiarità con cui mi ha accolto, forse consentono di usare tale impegnativo e fraterno appellativo) una strana sensazione, grande e incancellabile resta
impressa nella mia mente e nel mio cuore che definisco (pur stando adesso nel calore della mia casa) con un termine forse incompleto:

NOSTALGIA!
Dei giorni trascorsi insieme, con tutto quello che hanno comportato: dalla gioia di sentirsi rinato ai piccoli “incidenti di percorso” della degenza, alle sensazioni di meraviglia dei primi giorni e dei primi palpiti del giovane cuore, fino a quelle del congedo e del rientro in clinica per la quarta biopsia.
Questa meravigliosa sensazione che ho chiamato nostalgia forse ha una spiegazione nel profondo portando con sé una verità nascosta ma allo stesso tempo sempre presente nel ricordo degli uomini e delle donne che ho incontrato, in questo evento, e che porta il nome di accoglienza…
Sì: dalla voce al telefono che comunicava la meravigliosa notizia del possibile trapianto, alle persone che mi hanno “ricoverato”, a quelle mi hanno “operato”, curato e amorevolmente “lavato”… da tutti indistintamente ho ricevuto un profondo messaggio di accoglienza familiare e di sicurezza professionale.

Grazie anche per questo, che mi fa star bene in tutti i momenti della vita che sto vivendo nella mia casa e nella mia città e che mi assale quando penso agli appuntamenti di controllo come dovessi andare ad incontrare un amico od un familiare…

Anche questa è cosa grande!
Anche questo è un altro “miracolo” reso possibile dagli uomini di questo singolare reparto ospedaliero!

Cosa grande è il santo Natale che sta per venire, portando con sé la gioia, la luce e la pace della grotta di Betlemme per gli “uomini di buona volontà”.

Termino proprio formulando gli auguri di Buon Natale alla Sua stimata persona ed alla Sua famiglia unendo ai doni natalizi un piccolo dono di grande riconoscenza per tutto il bene che è stato fatto nei miei confronti e di tutti i bisognosi delle Sue preziose ed abili cure.

Gli auguri formulati La prego di estenderli ai suoi collaboratori ed a tutti quelli che hanno contribuito a realizzare l’opera grande nella mia persona.

Ancora GRAZIE!
Suo affezionatissimo
                                      Giampiero Maccioni

P.S.
Mi permetto di consegnarle una lettera da far recapitare (se lo riterrà opportuno) ai familiari dell’anonimo donatore.

 


Carissimi,

l’anonimo, disinteressato e tanto più prezioso dono che è stato fatto alla mia persona in quel fatidico, triste e meraviglioso 26 ottobre scorso ha consentito la mia “risurrezione” a nuova vita.

Tutto il periodo di tempo trascorso da quel giorno,

il mio GRAZIE si è sostanziato nell’unico modo a me confacente e produttivo:
rivolgere a Dio Onnipotente la preghiera di suffragio al giovane defunto e una supplica allo Spirito Santo perché fosse vicino alla vostra famiglia, in un momento così grave e doloroso, per portare conforto, serenità e pace.

Oggi, alle soglie del Santo Natale,
ho ritenuto che questo non era sufficiente e si rendesse necessario trovare un modo per
manifestare questi miei sentimenti (chiedendo la mediazione al dottor Ricchi).

In questo clima prefestivo, al perenne ringraziamento mio, della mia cara moglie e delle tre giovani figlie per la donazione ricevuta, vi giunga l’augurio più sincero di Buon Natale, affinché regni nella vostra famiglia la gioia, la pace e la serenità, oggi e sempre.

Grazie e ancora Buon Natale