Il Consiglio regionale, nel collegato alla Finanziaria approvato qualche giorno fa, ha inserito uno stanziamento di 100 mila euro all'anno destinato ai trapiantati di fegato, cuore e pancreas. L'emendamento approvato nella manovra economica per il triennio 2011-2013, proposto dal vice capogruppo del Pdl Simona De Francisci, estende a tutti i trapiantati i sostegni previsti dall'1985 per i soli emodializzati e trapiantati di rene.
Parte del merito dello stanziamento è anche dell'Associazione sarda trapianti “Alessandro Ricchi” che nel 2005 elaborò una proposta di modifica alla legge regionale 11 dell'85, che ponesse fine «all'ingiustizia nei confronti dei pazienti trapiantati degli altri organi». La proposta di legge fu inviata a tutti i gruppi consiliari e all'assessore alla Sanità, senza nessun risultato sino a pochi giorni fa.
Dai dati si evidenziava come la popolazione interessata al trapianto di organo non riguardi il solo trapianto di rene ma si sono aggiunti man mano i cosiddetti trapianti “salvavita” che riguardano il cuore ed il fegato. Dal 1993 al 2010 sono stati eseguiti oltre 800 trapianti ma i sussidi (concessi fino a ora ai pazienti nefropatici e trapiantati di rene) non hanno tenuto conto delle esigenze degli altri pazienti interessati da patologie altrettanto gravi.
«Occorre adesso dar corso al riordino legislativo in materia di assistenza dell'intero settore prima durante e dopo il trapianto utilizzando anche le proposte già depositate in consiglio regionale da vari gruppi per accogliere la domanda dei malati per il soddisfacimento del diritto, sancito dalla costituzione e realizzare così una operazione di giustizia nei confronti di persone deboli e talvolta senza voce», commenta Giampiero Maccioni, presidente dell'Associazione sarda trapiantati.
«Nell'occasione vogliamo ringraziare tutti i medici che hanno fornito i dati per l'elaborazione delle nostre proposte ed i consiglieri regionali, da De Francisci a Espa, che si sono fatti carico delle iniziative legislative».
Dai dati si evidenziava come la popolazione interessata al trapianto di organo non riguardi il solo trapianto di rene ma si sono aggiunti man mano i cosiddetti trapianti “salvavita” che riguardano il cuore ed il fegato. Dal 1993 al 2010 sono stati eseguiti oltre 800 trapianti ma i sussidi (concessi fino a ora ai pazienti nefropatici e trapiantati di rene) non hanno tenuto conto delle esigenze degli altri pazienti interessati da patologie altrettanto gravi.
«Occorre adesso dar corso al riordino legislativo in materia di assistenza dell'intero settore prima durante e dopo il trapianto utilizzando anche le proposte già depositate in consiglio regionale da vari gruppi per accogliere la domanda dei malati per il soddisfacimento del diritto, sancito dalla costituzione e realizzare così una operazione di giustizia nei confronti di persone deboli e talvolta senza voce», commenta Giampiero Maccioni, presidente dell'Associazione sarda trapiantati.
«Nell'occasione vogliamo ringraziare tutti i medici che hanno fornito i dati per l'elaborazione delle nostre proposte ed i consiglieri regionali, da De Francisci a Espa, che si sono fatti carico delle iniziative legislative».
Nessun commento:
Posta un commento