IL
FEGATO PER LA VITA
Il fegato che viene dal cuore
Di Giampiero Maccioni
Pur essendo trapiantato di cuore, ho contribuito alla
nascita e alla conduzione della Federazione Liver-Pool. Perché questa esperienza
?
Sin dalla fondazione dell'Associazione ho sempre concepito il ruolo del
volontariato nell'intero campo della donazione e del trapianto di tutti gli
organi e sono sfuggito alla facile tentazione di creare associazioni legate al
fatto personale dell'organo trapiantato. Infatti, spesso le associazioni
diventano luoghi « sindacali » di difesa dei diritti del trapiantato perdendo
di vista i valori universali del dono, della partecipazione e della
solidarietà.
Nel caso della Liver Pool, l'emergenza fegato, spesso dimenticata dal
servizio sanitario, e l'opportunità di costruire un ruolo tra le associazioni
in Italia, mi hanno spinto ad aderire e ad assumere il compito gravoso della
segreteria sin dai primi tre anni dalla sua nascita.
A distanza di un mese
dal convegno nazionale della Federazione LIVER POOL, celebrato con successo a
Cagliari presso il centro trapianti dell’Ospedale Brotzu voglio riprendere
alcuni punti salienti dell’evento concludendo con la poesia di Pablo Neruda che con molta umiltà e con
altrettanta passione ed emozione ho declamato all’assemblea che in religioso
silenzio ha ascoltato e meditato.
Ammetto che fino a
pochi giorni , prima di leggere questa “Oda al Hígado” non conoscevo questa
poesia del grande poeta cileno e ricercando anche nella vita dell’artista ho
pensato di proporla alla fine del convegno. Ho scoperto anche con questa lirica
quanta importanza ha quest’organo così fondamentale e spesso così trascurato:
Neruda invece con buona ragione lo esalta e trae la sintesi meravigliosa della
sua essenza nella esistenza di ogni essere umano
“Da più di dieci anni la Federazione Nazionale Liver-Pool Onlus si
batte per migliorare la prevenzione delle malattie del fegato e affinché i
pazienti possano avere le migliori cure, la necessaria assistenza e
l’opportunità del trapianto di fegato. Prevenzione, cura, assistenza
e trapianto si intrecciano alla necessità di un forte impegno della
società civile: a favore di migliori stili di vita, fino alla scelta
consapevole della donazione degli organi.
Le associazioni federate nella Liver-Pool sono impegnate in una
miriade di iniziative solidaristiche e di volontariato su tutti i fronti
dell’epatologia. Con coraggio e altruismo, queste associazioni hanno
saputo anche superare i confini e raggiungere le popolazioni più bisognose
al di là del Mediterraneo.
Rossella Urru, emblema di una Sardegna solidale ed altruista,
rappresenta la testimonianza di chi ha guidato progetti in quelle
terre dimenticate: nel Sahara algerino - con il CISP, Istituzioni
pubbliche e la nostra AFMF - contro la diffusione dell’epatite virale fra
i bambini rifugiati. La Sardegna, ospitando questo 7°Convegno nazionale
della federazione, presenta con orgoglio il cuore grande della sua terra
che, anche nel settore delle malattie del fegato, ha saputo raggiungere
livelli esemplari e di eccellenza”.(Nota di presentazione al convegno di
Cagliari del 10 maggiou.s.)
L’Associazione Sarda
Trapianti, dal 2002 e poi dopo la nascita della LIVER POOL nel 2003 ha fatto
opera di pressione a livello regionale e nazionale perché finissero per i sardi
i viaggi della speranza e così, dopo il primo trapianto”abusivo” di fegato
avvenuto il 3 Marzo 2004, LA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE, il 27 luglio
2004, sancisce che Il centro trapianti di fegato sarà aperto a Cagliari,
nell’azienda ospedaliera San Michele G.Brotzu. La sanità in Sardegna comincia così a
voltare pagina, con un’attenzione, nella pianificazione, anche della
valutazione complessiva dei costi-benefici.
La celebrazione del 7°
convegno della Federazione ha visto affrontare le tematiche annunciate con il susseguirsi
delle relazioni scientifiche e non dei vari e qualificati oratori:
La lotta alle malattie del fegato Marco Senzolo AISF
Epatite C con Salvatore Ricca Rosellini, Presidente
Federazione LIVER POOL
Epatite B Franco Bandiera, Ospedale
Santissima Annunziata, Sassari
Il fegato per la vita Giampiero Maccioni, Segretario
Federazione LIVER POOL
Il cuore della Sardegna in Africa con la Premiazione di Rossella
Urru
Indicazioni al trapianto Maria Rosaria Piras, Azienda Ospedaliera
“Brotzu”.
Il ruolo dell'infermiere Alberto Usai e Manuela Iaconelli, Azienda
Ospedaliera “Brotzu”.
Il trapianto di fegato Giovanni Fantola, Azienda
Ospedaliera “Brotzu”.
Donazione e trapianto in Italia A. Nanni Costa, Centro Nazionale Trapianti
La cura delle malattie del fegato:luci e ombre Ferruccio Bonino, Università Pisa
Ma il momento centrale di riflessione, poetica questa volta, è stata
rappresentata anche dalla scelta di un grande poeta contemporaneo, Pablo Neruda, e dalla declamazione di
una delle tantissime e universali ODI, canti e componimenti poetici dell’autore
Cileno che hanno spaziato nel vasto mondo della natura e della vita dell’uomo cogliendone gli aspetti più
significativi e profondi che vanno sino al cuore creando emozioni e meditazioni
sublimi che non si dimenticano. E per citarne alcune e invitarvi ad entrare nel
mondo del poeta ricordo :
Ode alla vita, Ode al mare, "Ode alla notte", Ode al gatto, Ode al cane, Ode
al vino e altre odi elementari, dove compaiono alcuni inseparabili compagni della
nostra cucina: il pane, la patata, il pomodoro, la cipolla, il carciofo, la
castagna, il miele, l'olio, il limone, la mela, la prugna, il cocomero. Di
ciascuno di essi il poeta esalta l'unicità e la bellezza e li fa rivivere alla
luce malinconica della propria infanzia e adolescenza, dal primo
indimenticabile incontro con le cose(dalla recensione del libro) .
“Oda al Hígado” Ode al Fegato
Pablo Neruda
Umile, organizzato amico,
lavoratore alacre,
lascia che ti dia l’ala del mio canto,
il colpo d'aria,
l'elevazione della mia ode:
lavoratore alacre,
lascia che ti dia l’ala del mio canto,
il colpo d'aria,
l'elevazione della mia ode:
essa nasce dalla tua invisibile macchina,
essa vola dal tuo infaticabile e chiuso mulino,
interiora delicata
e poderosa,sempre viva e oscura.
Mentre il cuore suona
e attrae la partitura del mandolino,
lì dentro tu filtri
e riparti,
separi e dividi,
moltiplichi e lubrifichi,
aumenti e riunisci i fili
e i grammi della vita,
gli ultimi liquori,
le intime essenze.
e attrae la partitura del mandolino,
lì dentro tu filtri
e riparti,
separi e dividi,
moltiplichi e lubrifichi,
aumenti e riunisci i fili
e i grammi della vita,
gli ultimi liquori,
le intime essenze.
Viscera sottomarina,
misuratore del sangue,
vivi pieno di mani e di occhi,
misurando e travasando
nella tua nascosta stanza d'alchimista.
Giallo è il tuo sistema
di idrografia rossa,
palombaro della più pericolosa profondità dell'uomo,
lì sempre ti nascondi,
sempiterno, nella fabbrica,
silenzioso.
E ogni sentimento o stimolo
crebbe nel tuo macchinario,
ricevette qualche goccia della tua elaborazione infaticabile,
all’amore aggiungesti fuoco o melanconia,
una piccola cellula sbagliata
o una fibra spesa dal tuo lavoro
e l’aviatore si sbaglia di cielo,
il tenore precipita con un fischio,
l’astronomo perde un pianeta.
Come brillano sopra gli stregati occhi della rosa,
le labbra del garofano mattutino!
Come ride nel fiume la fanciulla!
E sotto il filtro e la bilancia,
la delicata chimica del fegato,
il magazzino dei cambiamenti sottili:
nessuno lo vede o lo canta,
ma, quando invecchia o logora il suo mortaio,
gli occhi della rosa si chiusero,
il garofano appassì la sua dentatura,
la fanciulla non cantò nel fiume.
Austera parte o tutto di me stesso,
nonno del cuore, mulino di energia:
ti canto e ti temo come se fossi giudice,
metro, fedele implacabile,
e se non posso darmi prigioniero alla purezza,
se le eccessive prelibatezze
o il vino eredità della mia patria
vollero perturbare la mia salute o
l’equilibrio della mia poesia,
da te, monarca oscuro,
distributore di miele e veleni,
regolatore di sali,
da te attendo giustizia.
nonno del cuore, mulino di energia:
ti canto e ti temo come se fossi giudice,
metro, fedele implacabile,
e se non posso darmi prigioniero alla purezza,
se le eccessive prelibatezze
o il vino eredità della mia patria
vollero perturbare la mia salute o
l’equilibrio della mia poesia,
da te, monarca oscuro,
distributore di miele e veleni,
regolatore di sali,
da te attendo giustizia.
Amo la vita:
Soddisfami! Lavora!
Non fermare il mio canto.
La Obras Completas di Pablo Neruda è pubblicata da Galaxia Gutemberg ©.
Círculo de Lectores. Opera Mundi. Barcellona, 1999-2002. La "Ode al
fegato" è nel secondo volume: Las Nuevas Odas Elementales, 1956. Traduzione
di Stelio Montaletti. Forlì, 2008
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”
Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL
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