Il 24 febbraio del 2004 Alessandro Ricchi,
Antonio Carta e Gianmarco Pinna sono morti schiantandosi sui monti di Burcei a
bordo di un Cessna, un velivolo turboelica da turismo sul quale si trovavano in
volo sulla tratta che da Roma conduce a Cagliari. Una tragedia dolorosissima,
che ha anche provocato la morte di tre membri di un'èquipe di cardiochirurgia
dell'ospedale Brotzu e dei piloti Helmut Zurner, Thomas Giacomuzzi e Daniele
Giacobbe.
Nella ricorrenza del decimo anniversario
della tragedia
Sarà celebrata la S. Messa di Suffragio
da S. E. Mons. Piergiuliano Tiddia Vescovo Emerito di Oristano
LUNEDI’ 24 FEBBRAIO
ORE 12.30
Cappella Ospedale Brotzu
Dopo la celebrazione religiosa sarebbe
dovuta seguire la cerimonia di inaugurazione del monumento realizzato dall’Artista Pinuccio Sciola ma con nostro rammarico apprendiamo, con nota
della Direzione Generale dell’Azienda Brotzu del 14 febbraio u.s.,che “non sarà possibile organizzare l’installazione dell'opera commemorativa di posa nella data prevista per
il 24 febbraio 2014, ma è opportuno prevedere altra data nel mese
di marzo, una volta in possesso delle necessarie preventive autorizzazione di
altre Autorità trattandosi di un'opera di notevoli
dimensioni destinata a permanere stabilmente sui terreni antistanti l'Ospedale”. La scultura è stata commissionata dall’Associazione Sarda
Trapianti “Alessandro Ricchi”, realizzata in calcare bianco dalle dimensioni di 330 x 100 x 35 cm ed
infine donata all’Azienda Sanitaria Brotzu.
-
L’OPERA D’ARTE E L’ARTISTA-.
Una grande pietra sonora e trasparente, per
continuare a catturare la luce che Dott. Ricchi ha dato a tanti di noi con la
sua dedizione, la sua professionalità, il suo amore: alla vita... con il cuore
in mano.
La scultura, in calcare bianco, realizzata
dallo scultore Pinuccio Sciola, ha le seguenti dimensioni: H 3.30 x 1.00 x 35
cm. e verrà posata all'esterno in prossimità dell'ingresso dell'ospedale
Brotzu, sede del centro trapianti di organi della Sardegna.
L’opera d’arte, che è stata realizzata
dall’artista sardo Pinuccio Sciola, e dal titolo "PER NON
DIMENTICARE", potrà rappresentare un’opportunità per una nuova riflessione
e per una rinnovata preghiera di ringraziamento, dedicate all’impegno inesauribile
che quotidianamente viene svolto dagli operatori sanitari del centro trapianti
del Brotzu in Sardegna.
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Pinuccio Sciola, artista di fama
internazionale, è nato a San Sperate, in provincia di Cagliari il 15 marzo
1942. Artista eclettico, è conosciuto per la sua attività nella promozione dei
murales a San Sperate e per le sue sculture, soprattutto per le «pietre
sonore».
LA
VOCE DEI TRAPIANTATI
Giampiero Maccioni, è un trapiantato di cuore
e, attualmente, ricopre la carica di presidente dell'Associazione Vita Nuova
"Alessandro Ricchi".
Il messaggio simbolico, ma non di meno
intenso e profondo, che può irradiare l’opera d’arte che verrà realizzata dal
maestro Pinuccio Sciola, offre a Giampiero Maccioni lo spunto per poter
esprimere, in prima persona e, a nome di tutti i trapiantati, il riconoscimento
nell’indelebile ricordo del dott. Alessandro Ricchi, sia per la sua
straordinaria opera svolta nel campo della chirurgia dei trapianti, sia per la
grande umanità che ha saputo esprimere durante il suo breve percorso di vita.
E’ Così, che attraverso le sue parole,
intense e piene di sensibilissima riconoscenza umana, Maccioni traccia
l’essenza del profilo del dott. Alessandro Ricchi:"Grazie senza limiti, dottor Ricchi: alla sua stimata persona, al
suo sorriso, contenuto ma profondamente umano, al suo parlare chiaro e conciso,
al suo essere familiare, pronto a dare chiarimenti, conforto e serenità ai
dubbi e agli affanni dei pazienti e dei familiari."
RIFLESSIONI…
«Ancora non ce ne siamo resi conto; ma se ci
soffermassimo, anche per un solo momento, a pensare che la tragedia del 24
febbraio del 2004, sia un fatto realmente accaduto, credo, davvero, che non
potremmo sopportare il peso di una così triste tragedia; poiché Loro, erano,
per tutti noi trapiantati, la nostra seconda famiglia».
-
Mariangela
Cara, esprime i suoi sentimenti con un sorprendente, larghissimo sorriso,
sospeso fra la persistente incredulità e una raggiunta serenità spirituale.
Sembra proprio che, per lei, Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna
non siano mai morti.
Che quel Cessna, in
volo da Roma a Cagliari, in quel giorno fatale del 24 febbraio del 2004, non si
sia mai schiantato sui monti di Burcei, uccidendo tre membri di un'èquipe di
cardiochirurgia dell'ospedale Brotzu, i piloti Helmut Zurner, Thomas Giacomuzzi
e Daniele Giacobbe -.
La
presenza di un monumento dedicato ai NOSTRI EROI SILENZIOSI, caduti per una
nobile causa umana, non potrà far altro se non irradiare - da quel seno
simbolico che solo le opere d’arte sanno emanare - un nuovo e perpetuo bisogno
di riflessione per tutti coloro che, volta per volta, nel loro incedere, ne
incontreranno la sua immagine rappresentativa monumentale.
Perché,
basterà quel contatto visivo, per far nascere sempre un nuovo bisogno destinato
a una riflessione profonda. Un bisogno, che sarà pieno di una riconoscenza e di
una tenerezza fraterna pronte per essere offerte a tutti, in senso più
generale; ma, soprattutto, per essere offerte agli operatori sanitari di questa
CASA DELLA SALUTE, i quali hanno dimostrato e dimostrano d’essere sempre pronti
a svolgere la loro preziosa opera, affinché vi siano tutti i presupposti per un
miglioramento della QUALITA' DELLA VITA.
Iglesias 18.Febbraio 2014
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro Ricchi”
Segretario Nazionale Federazione LIVER POOL
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