Dopo
i militari dei reggimenti della Brigata
Sassari la campagna di promozione non conosce soste ed ha raggiunto la Caserma
De Gennaro di Forlì in una tendo struttura gremita da quattrocento tute
mimetiche di giovani militari ed ufficiali alla presenza del loro giovane
comandante Col.Francesco Randacio.
Stiamo
parlando della moderna unità di Fanteria
aeromobile “Trieste” della Brigata “FRIULI”, unico
reggimento di fanteria aeromobile, si compone di un comando di reggimento, una
compagnia di supporto logistico ed un battaglione aeromobile, pedina operativa
dell'unità.
Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Forlì.
La Bandiera di Guerra è decorata di un Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Oro al Valor Militare ed una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.La festa del reggimento cade il 22 aprile, anniversario della battaglia di Takrouna (1943).
Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Forlì.
La Bandiera di Guerra è decorata di un Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Oro al Valor Militare ed una Medaglia di Bronzo al Valore dell'Esercito.La festa del reggimento cade il 22 aprile, anniversario della battaglia di Takrouna (1943).
L’incontro
anche in questa occasione è stato preceduto da una serie di contatti operativi
con i responsabili del Reggimento e con il Presidente della Sezione UNUCI di
Forlì, Col.Vincenzo De Ninno, in congedo dello stesso reggimento, che ha
sponsorizzato l’evento assieme al Rotary Club.
A
tutti i partecipanti era stato distribuito in precedenza il materiale
informativo ed in particolare ai militari verrà chiesto di sottoscrivere la
dichiarazione di volontà con l’apposito modulo predisposto dal Ministero della
difesa http://www.difesa.it/Content/DifendiLaPatriaDaiValoreAllaVita/Pagine/default.aspx
Il
modulo di adesione sottoscritto dai militari, già distribuito in precedenza dal
comando del Reggimento, sarà consegnato al Comando di appartenenza per essere
inserito nel fascicolo personale ed infine si cercherà di trasferirlo nella
banca dati del Centro Nazionale Trapianti.
Migliore
inizio non poteva esserci con le note dell’inno di Mameli che hanno fatto scattare sull’attenti militari
e civili ed un canto corale emozionante ha risuonato nella
caserma.
Il
Comandante Randacio nell’introdurre i lavori, nel mettere in risalto, dal suo
punto di vista di militare impegnato nella difesa della Patria e della Pace nei
Paesi esteri, ha stigmatizzato il grande valore della donazione degli organi e
l’importanza di questa campagna di informazione messa in opera dall’UNUCI e
dalla Associazione Sarda Trapianti. A conclusione del suo intervento ha
dichiarato di essere donatore di organi invitando i suoi soldati a fare
altrettanto.
Il
Presidente regionale dell’AIDO Il Prof.Giorgio Maltoni nel porgere il saluto ai
partecipanti ha ricordato l’opera più che trentennale dell’AIDO ed il valore
dell’opera dei volontari che nelle varie associazioni offrono un prezioso ed
costante servizio per la grande causa civile della solidarietà e della
partecipazione al dono della vita con il trapianto degli
organi.
Sono
seguiti gli interventi dei vari relatori a cominciare dalla testimonianza del
Presidente dell’Associazione Sarda Trapianti, intitolata al compianto
cardiochirurgo “Alessandro Ricchi” tragicamente scomparso con la sua equipe nel
2004 mentre adempiva al proprio dovere : prelevare un cuore da Roma per
trapiantarlo ad un paziente di Cagliari.Lo stesso Presidente Giampiero Maccioni
era stato trapiantato dal Dott. Ricchi nel 1996 e da allora si prodiga nel
portare avanti le numerose iniziative per il potenziamento della cultura della
donazione e del trapianto degli organi nella sua terra di Sardegna ed in tutta
Italia.
Ufficiale
in congedo dell’Esercito Italiano (Divisione Folgore) Maccioni è presidente
della sezione UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) di
Iglesias.
Nel
2007, proprio a Forlì, ha preso i primi passi la futura campagna nazionale di sensibilizzazione e di
promozione tra gli iscritti dell’UNUCI (Unione Nazionale Degli Ufficiali in
Congedo), in collaborazione con le campagne nazionali organizzate dalle
associazioni di volontariato ed il competente Ministero della Salute, proponendo
altresì, anche attraverso il coinvolgimento del Ministero della difesa, analoghe
attività nel più ampio settore delle forze armate italiane con la stipula del
protocollo di intesa “DIFENDI LA PATRIA DAI VALORE ALLA VITA” tra Ministero
della salute ed il Ministero della difesa.
(
Roma nel Palazzo dell'aeronautica il 7 Novembre 2007 )
Nel
dicembre 2007 ha scritto un libro dal titolo “vi darò un cuore nuovo” Il
conflitto tra morte e vita di un trapiantato di cuore nel contesto sanitario
italiano.
Il
libro alla seconda edizione è stato presentato nel maggio 2008 anche alla Fiera
Internazionale del libro di Torino Il libro, nell’occasione offerto ai relatori
ed alle autorità presenti, si pone come strumento didattico, scritto dal vivo
della esperienza di un malato nei confronti dei pazienti, dei familiari e degli
operatori sanitari che vivono l’avventura della sofferenza e della gioia per la
resurrezione a vita nuova con un trapianto e rappresenta un valido strumento di
promozione, della cultura della donazione di organi destinati al trapianto
sull’intero territorio regionale e nazionale
La
presentazione del libro è stata
occasione di dibattito e confronto in
convegni svolti in Sardegna e in
Italia, a partire dalla Fiera internazionale del libro di Torino del 2008,
facendo particolare riferimento anche ad
alcuni circoli dei sardi emigrati (Roma, Udine, Trieste, Asti e Padova) ed alle
associazioni di volontariato del settore della donazione e
trapianto.
Come
ha sinteticamente illustrato Maccioni, i volontari e trapiantati della sua
Associazione e della Federazione Nazionale LIVER POOL ,di cui è socio fondatore
e Segretario Nazionale, si prodigano per dare sostegno ai malati, prima durante
e dopo la “triste e meravigliosa avventura di resurrezione a vita nuova con un
trapianto.
La
fantasia e lo spirito di sacrificio non mancano nei settori e negli ambienti più
disparati :dalle scuole di ogni ordine e grado, nei settori dello
sport,dell’arte della musica dell’editoria ecc.
Maccioni
ha invitato i presenti al 6° Convegno
nazionale della Federazione Nazionale Associazioni di Volontariato Malattie
Epatiche e Trapianto di Fegato sul tema:
“La salute del fegato dalla prevenzione al trapianto”.che si è tenuto l’indomani
24 maggio alle ore 14,00, nella sala
M.Pieratelli dell’0spedale G.B.Morgangni
Pierantoni di Forlì.
L’iniziativa
è nata dalla convinzione che la “salute del fegato” sia un bene prezioso e,
soprattutto, un diritto di chi, per ragioni storiche, sociali, organizzative e
geografiche non ha potuto tutelarlo, secondo quei principi di universalità,
equità e solidarietà che hanno ispirato il Servizio sanitario del nostro Paese.
Educazione sanitaria, prevenzione, disponibilità delle cure, donazione degli
organi, l’opportunità di trapianto devono essere colmate fra il Nord, il Sud e le Isole dove esistono molte differenze.
Il
convegno, che ha ricevuto il patrocinio
del Ministero della Salute, del Centro Nazionale Trapianti, dell’Associazione
Italiana per lo Studio del Fegato (AISF) e dell’Associazione Italiana per la
Donazione degli Organi (AIDO), è stato organizzato dal Dipartimento di Medicina
Specialistica e dall’UO di Gastroenterologia dell’Azienda Usl di Forlì
(direttore Prof. Enrico Ricci) con la Federazione Nazionale Liver-Pool Onlus e
l'Associazione Forlivese per le Malattie del Fegato, AFMF
Onlus.
Hanno
fatto seguito gli altri relatori specialisti della Sanità pubblica locale del
coordinamento trapianti
(
Dott.ssa Gudenzi e la Dott.ssa Veltri) e del Centro Nazionale Trapianti
(Dott.Giovanni Mosconi) che hanno affrontato le tematiche specifiche
dell’organizzazione dei centri di prelievo e di trapianto e della gestione del
paziente trapiantato, ponendo in evidenza la qualità e la sicurezza del servizio
pubblico italiano del settore con una particolare attenzione alla qualità della
vita nuova anche con la pratica sportiva persino a livello agonistico.
Le
conclusioni del Comandante Randacio hanno ripreso l’introduzione al convegno con
la dichiarazione esplicita di aver sottoscritto la scheda di adesione per la
donazione degli organi, chiedendo ai suoi militari di fare altrettanto anche in
considerazione del DNA degli uomini e
donne con le stellette che hanno manifesto il senso ed il rispetto del
dovere di “servire in armi l’Italia” fino a pagare con il prezzo della vita.
All'incontro
erano presenti, oltre al Col. Francesco Randacio Comandante 66° Reggimento F.
Aeromobile "TRIESTE" con il Presidente
della Sezione UNUCI di Forlì, Col.Vincenzo De Ninno e la
Presidente del Club Rotary, Dott.ssa
Marisa Rossi, erano presenti:
Il
Presidente del Consiglio del comune di Forli Signor. Paolo Ragazzini, il Ten.
Col. Tufariello Gerardo in rappresentanza del Comando Provinciale Carabinieri;
il Dottor Stefano Norcini in rappresentanza del Corpo Forestale di Stato di
Forlì; una rappresentanza del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana del
Corpo volontario Croce rossa Italiana e del Comando Provinciale della Guardia di
Finanza di Forlì.
A
rappresentare l'Associazione Forlivese per le Malattie del Fegato, AFMF Onlus,
della Federazione Nazionale LIVER POOL, il Sig.Nereo
Baruzzi.
S.ten.Giampiero Maccioni
Presidente Sezione UNUCI Iglesias
Presidente Associazione Sarda Trapianti “Alessandro
Ricchi”
Segretario Nazionale Federazione LIVER
POOL
cell.3476106054
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